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| i vw hanno quasi un mercato a parte. i prezzi dei bus, soprattutto dei t1, hanno raggiunto cifre totalmente assurde. c’è chi spende 30000 eur per farselo arrivare dal brasile in condizioni spesso pietose e poi non solo lo deve restaurare ma pregare di riuscire ad immatricolarlo. il t2 che posseggo me lo ha regalato mio zio nel 2016: gli era passata la vena hippie - comprò il t2 in svizzera nel 2003 - e lo dimenticò per 9 anni alle intemperie su a Calci (fabri ti dice nulla il nome del posto? ), quando seppe che mi dilettavo con le bici mi propose di prenderlo per sistemarlo. quel giallino purtroppo lo ha scelto lui, così come il colore della formica dei mobiletti perché quella originale era ormai un disastro; anche la tappezzeria originale fu buttata assieme al resto. ho recuperato una ciniglia ed uno skai fondi di magazzino del tappezziere e ho rifatto con mamma gli interni e la tappezzeria con quelli (tranne i due sedili della cabina, opera del tappezziere). non è originale ma la qualità dei tessuti è un’atra cosa rispetto alle riproduzioni odierne e che tra l’altro costano un occhio della testa e pure immotivatamente; dopotutto mio zio ci aveva già messo del suo (molto bello il ramarro da lui disegnato sul fianco e che ha per occhio il tappo della benzina - mannaggia in foto non si vede!) quindi il restauro filologico non aveva granché senso. per il resto è come mamma vw lo ha concepito, ho aggiunto un mobiletto per il wc che riprende lo stile di quelli esistenti e poi tante migliorie su impianto gas-acqua-pannello servizi. girarci l’italia del sud per piccoli borghi medioevali e alla ricerca di calette poco turistiche dove fare il bagno con Mina è il sollazzo estivo da qualche anno a questa parte.
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