Io sono Davide, un ragazzo di 30 anni nato e cresciuto nella periferia sud di Milano, per alcuni oasi verde e meta di fuga dal caos del traffico e smog di una cittadina frenetica, per altri zona off-limits ricettacolo di vecchi immigrati del meridione, sette religiose o nuove cosche mafiose.
Frutto di sacrifici generazionali, copiosi sudori della fronte e culi incommensurabili, sono diventato ad oggi uno specializzando in una branca della medicina che evito la maggior parte della volte di citare, per non evocare sgradevoli e popolari segni di scongiuro. Trascorrere l’80% delle ore di veglia tra flebo e colpi di tosse rappresenta non il mio lavoro ma la mia vita, una passione che mi offre la grande opportunità e gioia di imparare il contatto con la persona tra carità e dignità…una passione che mi ha donato la capacità di riconoscere quella puzza di chi suda sette camice per amore.
La retribuzione economica ha rappresentato la possibilità per me di soddisfare un desiderio… e sottonilneo… non di “ rincorrere un sogno”. Quattro anni fa, tra sonori insulti di amici e parenti ho dunque acquistato una MINI BRITISH OPEN DEL 1996 (all’epoca per me semplicemente “la mini”).
Forse per il tardo approccio alla tecnologia (quando la gente acquistava i DVD blu-ray…io riuscivo ad ottenere nella mia casa un lettore di VHS), o forse per l’educazione al contatto umano ho spesso deciso di tenermi lontano da chat, social network e simili.
Il mio approccio da novizio ad un forum (il forum di “Cooper-mania”), mi ad oggi dato la umile pretesa di considerarlo un metodo di comunicazione povero di quell’epica ripetibilità di una conversazione animata…animata dalla gestualità, dalla condivisione di un aperitivo, dall’emotività della balbuzie. Per contro, ho compreso che l’incontestabilità di una pubblicazione sul web è pari a quella di scrivere “pirla” sulla fronte di una persona, o di fischiare ad un bel culo in mezzo a piazza Duomo.
(Qui tralascio tutti quei risvolti piacevoli e positivi che naturalmente mi hanno condotto al forum…per cui non accanitevi contro questo post…non vi è alcuna ragione!)
Questa sera ho incontrato il “mio” meccanico Gianluca.
E’ piacevole a posteriori aver ascoltato l’orgoglio, la dignità e la passione di una persona per una disciplina, per la meccanica…un cofano che diventa contenitore di hobby, lavoro, vita, fatica e soddisfazione che si mescolano.
Va da se che è stata medesima la profondità della coscienza della mia ingenuità!
Ho discusso e scritto di argomenti appartenenti ad un ambito specifico come la Meccanica, trattando (in modo impreciso) di preventivi, prezzi, ricambi, IVA e cavalli senza minima esperienza; con la stessa facilità con cui uno sprovveduto potrebbe acquistare una pillola viagra-like sul web… per ritrovarsi con un’infarto ed il cazzo dritto anche di fronte ad un quarto di manzo.
In conclusione sono contento di aver fatto un INCONTRO con i contro cazzi.
E forse Ghandi non aveva tutti i torti quando consigliava alla sua gente che “There is no way to Happiness, Happiness is the way”.
STOP
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