via Fani angolo via Stresa, 16 Marzo 1978, non c’era il fioraio ma una clubman e una cooper

oggi sono prolifico

me ne sono accorto solo di recente, probabilmente pur avendo visto le foto tempo fa non ci avevo fatto caso perché non ancora interessato alle mini: quel giorno in via Fani c’era una Clubman blu di colore identico alla mia e dal lato opposto (quello dal quale uscirono i 4 brigatisti con mitra vestiti da piloti dell’Alitalia), poco più indietro, una cooper verde (che verde è?) tetto nero. ho cercato qui nel forum per controllare se se ne fosse già discusso, ho trovato solo un post di cubetto celeste che ne faceva menzione.

tra l’altro, numerose e tutte sconclusionate teorie complottistiche a tutt’oggi indimostrate vorrebbero che nella cooper fosse presente il superkiller appartenente al KGB, Mossad, OLP o alieno provenuto da Marte che avrebbe di fatto ucciso la scorta di Moro.

qui le foto:





nella ricostruzione fatta da Bellocchio nel suo film Esterno Notte la clubman è sparita (mannaggia potevo metterci la mia!) e la cooper… beh eccola qui:



nel terzo episodio di Esterno Notte in una scena si vede passare una mini bianca con targa posteriore rettangolare nera (provincia Roma in arancio, proverò ad inviare il video); tale mini ha i cerchi da 12” o 13” non sono riuscito a capirlo bene. in che anno passarono dai 10” ai 12”? le prime targhe bianche furono utilizzate nel 1986, quindi la mini dovrebbe essere stata immatricolata entro quell’anno.

Edited by kennek - 18/5/2023, 09:38

se ti interessa, ho trovato questo articolo:

Le Mini che uccisero Aldo Moro

l’articolo è molto interessante e diviso in due parti: nella prima elenca le teorie da te citate sia per la clubman che per la cooper, nella seconda le smonta tutte rifacendosi alle ricostruzioni di Satta.
ci sono punti oscuri nella vicenda del rapimento, della prigionia e dell’assassinio ma restano piccoli dettagli; l’enorme dietrologia intorno al caso e le ipotesi spesso fantasiose che ne sono scaturite restano tutte indimostrate. dietro le Br c’erano… le Br. e trovo assai interessante studiare le motivazioni e il clima sociopolitico di quegli anni che spinse dei giovani a prendere la strada della lotta armata contro lo Stato e in antitesi alle scelte politiche del PCI, partito dal quale provenivano molti di loro.

una delle cose che più mi fa ridere è la tesi secondo cui “Moretti, operaio, non aveva una cultura tale da poter interrogare Moro: c’era sicuramente un grande vecchio a suggerirgli le domande”. chi l’ha formulata e la sostiene ancora oggi s’è perso il pezzo in cui il populismo ha messo l’analfabeta al di sopra di qualsivoglia dotto-scienziato-studioso-acculturato per il semplice fatto di essere al loro confronto “più genuino”…

non saprei, forse esula dal contesto però nella categoria “Varie” magari ci può stare. non sono io l’amministratore del forum quindi non posso dire.

lo spunto per parlare di quel giorno partiva dalle due mini, e trovo quei disegni vettoriale della clubman (anche se manca fanalino e freccia ant dx) e della cooper (anche se col baffo della 1ª serie) molto ben fatti

no non l’ho vista. ho cercato con google e mi sono imbattuto su un articolo del Post relativo alla puntata che sintetizza quanto mi sarei aspettato. probabilmente la guarderò e cercherò di restare il più obiettivo possibile (trovo la trasmissione un eclatante esempio di cattivo giornalismo sensazionalistico, forse peggiore anche delle iene o di striscia la notizia).

ho letto il memoriale della repubblica di gotor e sto terminando odissea nel caso moro di satta (è del 2003, quindi non aggiornato ai risultati dell’ultima commissione moro 2014-18): sono due approcci che potrei definire antitetici ma quantomeno si basano almeno su dati circostanziati e non su assurde teorie del complotto. gotor in realtà prende una deriva che mi sembra un po’ esagerata, ma non dispongo delle conoscenze necessarie per poter confutare le sue argomentazioni. anche certi ragionamenti di satta mi paiono un po’ forzati nel voler escludere delle ipotesi che invece potrebbero essere attendibili.
entrambi insomma ricostruiscono tutto su un’estrema base razionale che non prevede errori di valutazione da parte dei soggetti interessati e questo mi pare francamente assurdo: come se da entrambe le parti ci fossero dei supercomputer impegnati in una partita di scacchi, capaci quindi di prevedere l’esito di ciascuna mossa con una indeterminata sequenza di variabili.

Vi seguo con interesse, io so poco o niente della vicenda ma nel '78 avevo 4 anni ed abitavo nella periferia di Roma.... Ricordo solo che per un periodo non era possibile spostarsi senza che ci fermassero 3-4 posti di blocco a mitra spianato. Ho scoperto poi che si trattava del periodo del rapimento ed evidentente l'auto di allora di mio padre (una lentissima Opel Rekord 2.3 diesel) risultava alquanto sospettosa (quantomeno per la capacità del bagagliaio )

FILIPPO272727 la sto guardando, con molta molta molta fatica e non credo di riuscire a finirlo tutto in una volta.

ok, ne ho guardati 20’, per oggi basta così.
ricicciano misteri che misteri non sono e li spacciano per “gombloddi”. appunti per i primi 20’:

- morucci non aveva idea di dove fosse tenuto prigioniero moro, non faceva parte dei brigatisti di via montalcini quindi non ha gestito il rapimento ma solo recapitato le missive del prigioniero (e sono abbastanza certo non fosse a capo della colonna romana);
- le perizie sui bossoli ritrovati partono dall’assunto che quelli refertati siano quelli esplosi dal commando brigatista. basta guardare il servizio del tg1 del 16 marzo 1978 per notare come la scena dell'agguato fosse piena di gente assiepata intorno alle auto; lo stesso telecronista in diretta mette i piedi dove non dovrebbe (lo dice proprio, c’è un agente che gli chiede di spostarsi perché sta calpestando un bossolo o una macchia di sangue);
- che i brigatisti abbiano taciuto il numero dei partecipanti quando c’era ancora la possibilità che questi potessero essere incriminati mi pare normalissimo;
- circa il pentito di ndrangheta che riporta un colloquio avuto con un capo il quale gli avrebbe riferito che l’agente calabrese di scorta era stato sostituito quel giorno perché non venisse ucciso… per favore! prima di bersi qualsiasi fesseria un riscontro alle parole di questo individuo?
- in via fani non c’è stato alcun blackout telefonico né prima né dopo l’agguato, ci sono le testimonianze dirette dei dipendenti sip di allora che hanno spiegato come il segnale di occupato che di sentiva alzando la cornetta dipendesse da una saturazione delle linee dopo la sparatoria…

mi fermo qui, continuerò forse a guardare la puntata domani (dopo 10’ già mi sale il nervoso). i “misteri” che sbandierano sul caso moro sono le solite storie trite e ritrite vecchie di 30 anni almeno e che non hanno riscontri oggettivi e se tanto mi da tanto, immagino parleranno della perdita d’acqua del covo di via gradoli e del doccino e della scopa…